Tematica Animali preistorici

Tanystropheus longobardicus Bassani, 1886

Tanystropheus longobardicus Bassani, 1886

foto 202
Da: www.it.wikipedia.org.

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Reptilia Laurenti, 1768

Ordine: Prolacertiformes Lydekker, 1888

Famiglia: Tanystrophidae

Genere: Tanystropheus Meyer, 1847-1855

Descrizione

Dal collo in giù, il corpo del Tanystropheus era simile a quello di una lucertola; ma questo straordinario collo era più lungo del corpo intero, coda inclusa. Per gli scienziati, la forma bizzarra di questo rettile rappresenta tuttora un enigma. Il Tanystropheus rappresentò una sfida per la paleontologia sin dalla sua prima scoperta. Negli anni cinquanta e sessanta del XIX secolo furono scoperti in Germania numerosi resti di interessanti ed enigmatiche ossa allungate. Inizialmente furono ritenute tibie, omeri o comunque ossa delle zampe di un rettile, successivamente si pensò che fossero vertebre di un dinosauro sconosciuto ed ancestrale, comunque gli si attribuì il nome generico di Tanystropheus. Nel 1886 a Besano, nei pressi del confine tra Italia e Svizzera, vennero alla luce numerose osse di rettile (spezzettate ed ammonticchiate), molte delle quali, lunghe e sottili, furono interpretata come falangi allungate di un primitivo pterosauro, era presente anche un cranio con denti a tre cuspidi. L'animale fu chiamato Tribelesodon Longobardicus, e fu descritto sia da Bassani che (nel 1923) dal celebre paleontologo ungherese Von Nopcsa come il più antico pterosauro. Nel 1929 l'università di Zurigo incominciò una massiccia campagna di scavi sul lato svizzero del giacimento, il professor Peyr scoprì quasi immediatamente, presso Monte San Giorgio, numerosi esemplari quasi completi di Tanystropheus, sia di taglia normale, sia di tagli minore (presumibilmente piccoli immaturi, tra cui un esemplare quasi completo di 85 cm). Peyr pubblicò una monografia dedicata alla specie nel 1931, cancellò il nome Tribelesodon per tornare al primitivo Tanystropheus e comprese che l'animale era un rettile acquatico dal lungo collo. A cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, e ancora tra gli anni novanta e il nuovo millennio l'università di Milano e il museo di storia naturale della medesima città intrapresero nuovi e più completi scavi a Besano (e in territorio elvetico) anche per ripristinare le collezioni di rettili fossili del triassico, distrutte quasi integralmente durante i bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. In questo contesto furono recuperati numerosi resti di Tanystropheus, tra cui un esemplare descritto nel 2006 da Silvio Renesto, e completo di parti molli. L'immagine tradizionale del Tanystropheus si sta quindi modificando, in quanto la coda di questo animale era molto particolare, ricoperta da uno spesso strato di muscoli e grasso, la cui funzione attualmente è ignota, ma forse collegabile al bilanciamento del lungo collo. Il nome Tanystropheus significa lunga vertebra.

Diffusione

210 milioni di anni fa, nel Triassico medio, nell'Europa centrale e in Israele.

Bibliografia

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00906 Data: 01/01/2000
Emissione: Animali preistorici
Stato: Fujairah